locandina

L'ANPI

L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI) è un'associazione fondata dai partecipanti alla Resistenza italiana contro l'occupazione nazifascista nella seconda guerra mondiale. Nata a Roma mentre nel Nord Italia la guerra era ancora in corso, è stata costituita nel 1945 come ente morale sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica.
Obiettivi dell'ANPI sono la valorizzazione del ruolo storico svolto dalla lotta partigiana anche mediante la promozione di ricerche e testimonianze, la difesa dal vilipendio e dal revisionismo, il sostegno ideale ed etico dei "valori di libertà e democrazia" alla base della Costituzione Italiana nata dalla Resistenza.
A differenza di altre associazioni di reduci, possono oggi iscriversi all'ANPI, oltre a partigiani, patrioti, componenti delle Forze Armate che hanno combattuto contro i tedeschi dopo l'armistizio, incarcerati o deportati – durante la Guerra di Liberazione – per attività politiche o per motivi razziali, anche tutti i cittadini, senza alcuna distinzione di età, che dichiarino e sottoscrivano di essere "antifascisti" unitamente agli obiettivi dell'associazione.
L'associazione è organizzata in comitati provinciali, regionali, sezioni comunali.
La sezione comunale di Avola, dedicata a Ida Peyrot D’Agata, figura di donna antifascista nella nostra comunità è nata nel 2010. Presidente pro tempore è l’insegnante Liliana Calabrese Urso.

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AVOLA 10 luglio 1943
IMMAGINI DELLO SBARCO
DEGLI ALLEATI

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Cortile Barbarino (in Via Venezia)
Soldati inglesi ad Avola fra
i cadaveri di alcuni soldati italiani

 

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Piazza Umberto I

 

 

 

1) Incontri – dibattito con gli studenti presso i seguenti Istituti Scolastici di Siracusa:

- Istituto Einaudi;
- Istituto Quintiliano;
- Istituto Chindemi;
- Istituto A. Rizza.

2) 25 Aprile ore 9.00 a Siracusa:
Celebrazione Ufficiale della “Festa di Liberazione” al Piazzale Pantheon, con Autorità civili, militari ed Associazioni.
3) Avola – 24 aprile ore 19.00, Salone Comunale Corso Garibaldi, 82 – Manifestazione pubblica sul tema "67° Anniversario della Liberazione tra storia, memoria e canti", dibattito e premiazione “ricerca sull’antifascismo”.
4) Palazzolo Acreide – 24/04 ore 18.00 presso il Circolo della Consulta giovanile e con la partecipazione dell’ANPI: Incontro – dibattito e memorie partigiani con lettura di lettere e poesie.
5) Solarino – 24/04 ore 20.00 in Piazza Padre Caia, Festa della Liberazione con mostra, suoni, degustazione e comizio della comp. Giuliana Sgrena, organizzata su iniziativa S.c.L. e con la partecipazione dell’ANPI.
Si invitano i cittadini, tutti i soci e simpatizzanti dell’ANPI a partecipare alle varie iniziative ed in primo luogo alla celebrazione ufficiale del 25 Aprile a Siracusa nel Piazzale del Pantheon.

 

Il Comitato Provinciale ANPI
Siracusa

 

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PARTIGIANI D’ITALIA
COMITATO PROVINCIALE DI SIRACUSA

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25 APRILE - FESTA DELLA LIBERAZIONE

Il 25 aprile è la festa degli italiani, la festa della liberazione, della grande lotta vittoriosa contro il nazifascismo, la festa per ricordare tutti quelli che seppero scegliere, compagni, amici, soldati, carabinieri, contadini, intellettuali, sacerdoti, operai e donne straordinarie.
È la festa di tutti gli uomini liberi che in tanti sacrificarono la loro vita.
Lo fecero per tutti noi, per il nostro futuro e per tutto il paese, ridotto ad un cumulo di macerie per ritrovare la gioia di poter parlare e discutere liberamente, per costruire una Italia più giusta e nuova dove il rispetto per la libertà e la democrazia fosse per tutti la regola della vita quotidiana.
Quest'anno finalmente per il nostro paese si è conclusa una fase storica, speriamo per sempre, che ha logorato ancora una volta il tessuto democratico e sociale della Nazione. Questa realtà ha anche mortificato l'immagine dell'Italia nel mondo con riflessi negativi per le istituzioni e per tutti noi, per non parlare di situazioni ricorrenti quali la corruzione dilagante, evasione fiscale, privilegi di casta, fattori che si riflettono particolarmente sul potere di acquisto dei redditi di lavoratori, pensionati e famiglie, oltre ad allontanare ogni prospettiva di vita civile ed operosa che spetta doverosamente alle giovani generazioni.

C'è dunque l'occasione e il dovere di cambiare!

Per questo l'A.N.P.I. è impegnata ad operare affinché tutte le forze democratiche, la società civile, le associazioni, il mondo sindacale e quello imprenditoriale riescano, come la generazione protagonista della guerra di Liberazione, a ricostruire un paese dalle macerie morali e materiali in cui è sprofondato. È indispensabile un simile sforzo unitario, affinché ancora una volta possa ripetersi quel "miracolo" capace di permettere la rinascita civile, etica e sociale.
Nell'attuale ricorrenza del 25 aprile l'A.N.P.I. invita i giovani, i cittadini amanti della democrazia, le donne (ancora discriminate) ad unirsi a noi per trovare una linea comune di dialogo e di impegno programmatico e, se necessario, anche di lotta per far rinascere una Italia unita, basata sui valori della carta costituzionale che costituisce l'architrave della nostra convivenza civile e che, non dimentichiamolo, gode ampio riconoscimento nel mondo da parte di tutti quei popoli che si ispirano agli ideali di libertà, di progresso e di pace.

Il comitato provinciale A.N.P.I.
SIRACUSA

Lungaro
ANDREA CASTELLANO
Pietro Lungaro
Alle fosse Ardeatine
per la libertà e la democrazia

2011, 16°, pagine 112, ill.
10,00 acquista

Le Fosse Ardeatine sono storia dell’unità nazionale, e sono al tempo stesso tantissime storie intensamente locali.
Per questo, è amaramente appropriata anche la conclusione del lavoro di Andrea Castellano. Tante città, tante regioni e tanti quartieri avrebbero motivo di essere orgogliosi del contributo versato a prez-zo della vita da loro cittadini alla liberazione d’Italia. Dimenticarle, distorcere il ricordo, relegarle in periferia significa dimenticare noi stessi.
Fa bene Castellano a ricordarcelo.

dalla Prefazione di Alessandro Portelli

(...) Di Resistenza si parla sempre di meno, oggi, e quando se ne parla lo si fa per infangarla: che la Costituzione repubblicana ne sia figlia, è diventato quasi un dettaglio, forse perché anche la Costituzione sta diventando un dettaglio nella nostra vita comune. (...) E allora è doveroso parlarne, della vita e della morte di Pietro Ermelindo Lungaro, e della sua storia, bella e tragica. Il suo potrebbe dirsi un racconto giunto fuori tempo massimo, perché Lungaro, e tanti altri come lui, non sospettavano di essere degli eroi e non potevano neppure immaginare che il loro sacrificio, quel 24 marzo del ’44, sarebbe diventato uno degli episodi simbolo della Resistenza italiana (...)

dal Prologo di Andrea Castellano.

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